7/03/2012

Kazimierz, il quartiere ebraico.



Questo quartiere, ora turistico, è stato testimone dei cambiamenti più importanti della Cracovia dell'ultimo secolo. 
Il quartiere di kazimierz nasce nel  1335 per volontà del re Kazimierz il Grande. Fino al XIX secolo funzionò come come città a se stante.
Anticamente questa quartiere era separato dalla città vecchia tramite il fiume Vistola che una volta seguiva un'altro corso- da qui il nome della via "Starowislna" che significa "Vecchio Vistola".
Seppur sia conosciuto come "il quartiere ebraico", la città divenne il centro della comunità ebraica solamente nel 1495 per volontà del re Jan I Olbracht.
Le testimonianze cristiane si mescolano quindi alle ebraiche e in seguito alle tracce del secondo conflitto mondiale.
Per chi abbia voglia di passare mezza giornata al quartiere ebraico eccovi un itinerario semplice che può benissimo partire dall'antica casa di preghiera, l'attuale Centro di Cultura Ebraico in ul. Meiselsa 17. Al lato dell'edificio si trova un cortile dove furono girate alcune scene di Schindler's list.
All'angolo del centro di cultura si apre un luogo caro al quartiere di Kazimierz: Plac Nowy. La piazza nasce solamente nel XIX secolo dopodiché aggiunsero un edificio circolare, Okrąglak (1900) che funzionava da macello per polli (1927) per diventare poi un mercato con bancarelle e negozietti dove fare la spesa. Il quartiere, trasformandosi nel corso degli anni, ha visto questa piazza cambiare vedendoci nascere un susseguirsi di pub e caffetterie dapprima prettamente bohémienne, quali Alchemia e Singer, ed in seguito altri, altrettanto belli, ma di stili un po' più anonimi.
Anche l'edifico Okrąglak è cambiato adattandosi alla nuova clientela: sono scomparsi il parrucchiere e altri negozietti tipici per trasformarsi in piccoli fast food.
Senza dubbio il tipico piatto di Plac Nowy è lo Zapiekanka: piatto inventato negli anni '70  in pieno comunismo che si compone di mezzo sfilatino grillato servito, nella versione classica, con formaggio e prataioli e guarnito con erba cipollina e ketchup.
Girando a sinistra per ul. Estery, all'angolo del pub Alchemia si arriva in ul. Miodowa, proprio davanti alla sinagoga Tempel (1862) eretta per l'associazione degli israeliti. Questa sinagoga offre un buon calendario di concerti Yiddish. Sempre in ul. Miodowa, sulla destra, la sinagoga Kupa, del XVII secolo, che vale la visita sia per il bel giardino che per gli interni i quali seppure devastati irrimediabilmente dai nazisti, conservano un fascino unico. 
Proseguendo per ul. Miodowa appena prima di incrociare ul. Starowiślna, saliamo gli scalini, sulla destra. 
A sinistra degli scalini si trova il ristorante Klezmer Hois, edificio che anticamente ospitava il bagno sacro. Siamo arrivati al secondo punto cardine di Kazimierz: ul. Szeroka
Molto più calma e rilassata dell'affollata Plac Nowy, ul. Szeroka era il cuore pulsante di Kazimierz. Alla fine della via vediamo la Sinagoga Vecchia (Stara) del XV secolo, edificio con un'acustica molto particolare: il suono rimbalza nelle pareti per ben 48 volte. Attualmente è attiva come museo.
Nella stessa via altre due sinagoghe, la Remuh, al nr 40 con annesso cimitero ebraico dove riposano rabbini illustri, e la Poppera, al nr 16.
Da ul. Szeroka possiamo prendere per ul. Ciemna, girare a sinistra per ul. Jakuba e arrivare a ul. Jozefa dove si trova la sinagoga più alta della città, Sinagoga Wisoka e diversi negozi di artigianato come pure caffetterie in stile Kazimierz quali Eszeweria, al nr 9.
Da ul. Jozefa possiamo svoltare a sinistra per ul. Bożego Ciała e visitare la chiesa del Corpo di Cristo(1340): edificio gotico imponente costruito per volere di Kazimierz il  Grande. La basilica è famosa per il suo organo che è lo strumento più grande di tutta la città: 5950 canne e 25 campane e 83 voci.
All'interno della chiesa si trova un dipinto della Madonna Rudnicka che viene usato, efficacemente, durante gli esorcismi. Il quadro non è esposto al pubblico.
La piazza che si trova all'angolo della chiesa è Plac Wolnica. Anticamente grande quanto la piazza del mercato svolgeva la stessa funzione di quest'ultima: c'era il municipio e il commercio era fiorente. Alla fine della piazza, a lato di ul. krakowska, si trova il museo etnografico. Questa piazza non a raggiunto adesso il successo ottenuto da Plac Nowy e ul. Szeroka ed è rimasta un po' anonima, seppure il cafe Młyn goda di ottima fama per il suo menu vegetariano e il club lesbo friendly al piano di sotto sia molto frequentato.
Ha invece colpito il cuore degli intellettuali locali il caffè libreria, fresca di trasloco, Lokator, nell'attigua ul. Mostowa, famoso per il suo impegno nella divulgazione di letteratura indipendente e di cinema OFF.
Anche Galeria Mostowa Art Cafe ha consolidato una cerchia di intellettuali trendy, un po' per le mostre di fotografia o pittura proposte ininterrottamente, un po' per l'ottima  selezione regionale di birre e vini polacchi.
Da ul. Mostowa basta continuare 30 metri per arrivare al ponte pedonale che unisce il quartiere di Karimierz a Podgórze o tornare indietro a plac Wolnica , attraversare ul. Krakowska per visitare in ul. Agustiańska 7 la splendida chiesa gotica di Santa Caterina (Św. Katarzyna), uno degli sempi migliori di gotico in Polonia e luogo di molti concerti di musica classica, e, in fondo a ul. Skałeczna, la chiesa di San Stanislao conosciuta pure come Na Skałce dove riposano illustri personaggi polacchi quali, tra i tanti, il poeta premio Nobel Czesław Miłosz, il poeta e pittore Stanisław Wyspiański e il matematico e astronomo Tadeusz Banachiewicz.
Questa chiesa sorge sui resti di templi pagani. La prima chiesa, in nome dell'arcangelo Michelangelo, fu costruita ne XI secolo.
Wincent Kadłubek, cronista dei tempi, narrava che il re Bolesław II Szczodry avesse ucciso, nel 1079 durante la messa il vescovo Stanisław per poi tagliarlo a pezzi. 
Il vescovo, santificato a martire, è l'odierno patrono della Polonia come pure di Cracovia, assieme a San Floriano.
Dalla chiesa si raggiunge passeggiando 5 minuti sul lungofiume, il castello del Wawel




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